Buon compleanno, Leggere Ribelle!

Perché consiglieresti questo libro a un amico o a un'amica?

E adesso parlami di te
Di quando balli da sola
Di quando torni da scuola
E ti rifugi in una stanza
Adesso taglia la distanza
Tra questo monitor e i nostri occhi
Lascia che ti tocchi
Una carezza sui capelli
Su questi tuoi anni belli
Questa giovinezza
Che è stessa una poesia
Non ti serve la mia
Parlami di te
Dei libri che hai letto
e di quello che hai detto
quando volevi farti capire
Voglio sapere
Voglio arrivarti al centro
Perché quello che hai dentro
Oggi mi ha incantato
Parlami di te
Mare dolce e salato
Di questo pomeriggio nuovo
In cui ti cerco, ti trovo

Roberta Lipparini

Questa è la poesia che Roberta ci ha lasciato alla fine del magico incontro che il gruppo Leggere Ribelle ha tenuto in occasione del suo compleanno! Un incontro pieno di emozioni, parole, rime e sensazioni che hanno riempito le menti dei giovani lettori.

E’ così Leggere Ribelle ha festeggiato il suo terzo compleanno. Nel marzo di tre anni fa nasceva, infatti, il nostro piccolo ma energico movimento di giovani lettori ribelli. Mese dopo mese, incontro dopo incontro, festival dopo festival Leggere Ribelle è cresciuto ed è maturato e ancora oggi continua a leggere e parlare di storie.

Originalità, ribellione, vite fuori dal comune: questi sono gli ingredienti che i lettori ribelli cercano e trovano nei loro libri. Oggi, i membri di Leggere Ribelle vogliono lasciarvi un assaggio di questi libri, più precisamente quelli che maggiormente li legano al gruppo, che sono rimasti nei loro cuori e nelle loro menti.

Eccoli!

Soff → Una voce dal lago, di Jennifer Donnelly

Sery → Skellig, di David Almond

Meri_nga → Cercando Juno, di Gary D. Schmidt

Lullaby → L’albero delle bugie, di Frances Hardinge

Jo → Bianco, di Laura Bonalumi

Real → Cercando l’onda, di Christopher Vick

Annie → Qualcuno con cui correre, di David Grossman

JulieJane → Una voce dal lago, di Jennifer Donnelly

Serenabook → Quello che non sai di me, di Meg Wolitzer

Federos → Berlin. La saga, di Fabio Geda e Marco Magnone

Buon compleanno, Leggere Ribelle!
(A cura di _Valeredazione)

Nemmeno un bacio prima di andare a letto

Perché consiglieresti questo libro a un amico o a un'amica?

Alexandra è una ragazza innocente, debole e sola che riesce a esprimere se stessa solo attraverso la recitazione, grazie alla quale si estranea dai problemi che la tormentano.
Entra a far parte di un mondo dove la realtà non è mai come sembra e le ragazze che ti salutano dopo un giro in centro si spogliano per gioco, soldi e storie da raccontare. Lei stessa imparerà che la vita non è una fiaba a lieto fine, i principi azzurri non esistono, sono solo mostri in sella a un cavallo bianco e le principesse sono costrette a salvarsi da sole.

Alexandra è sicuramente una vittima, ma fino a che punto?
E’ succube di una nonna troppo protettiva che le ha sempre tarpato le ali per paura che volasse via. Inoltre la troppa permissività della madre, così insicura nel suo nuovo ruolo da genitore e la solitudine a cui ormai era abituata, la porta a circondarsi inconsapevolmente di persone tossiche, tra cui Ruben, il fidanzato dai modi gentili e affascinanti, e a compiere scelte superficiali e sconsiderate che l’hanno spinta sull’orlo di un baratro dal quale sarà difficile uscire.
Ruben è l’unica cosa che le impedisce di infrangersi in mille pezzi e lei fa di tutto per soddisfare le sue aspettative e per esserne all’altezza. All’inizio un semplice no, un rifiuto, avrebbe potuto far finire tutto, sarebbe potuta tornare alla vita di tutti i giorni, alla sua solitudine e alle sue insicurezze, ma quel no esce dalle sue labbra quando ormai è troppo tardi. Dopotutto voleva solo sentirsi amata e accettata, rifugiandosi in un bellissimo sogno che purtroppo non corrisponde alla realtà. Tutto quel trucco e gioielli riescono a mascherare perfettamente le sue insicurezze, facendola sentire forte e sicura di sé. Quando balla sotto quelle luci abbaglianti, circondata da voci e mani estranee, non è più Alexandra, la debole ragazzina balbuziente, ma una donna splendida e desiderabile che finalmente si sente accettata.
Alla fine quel mondo fin troppo perfetto si rivela bruscamente per quello che è, un incubo, ma lei continua comunque a volerne far parte, offuscata dall’amore che nutre per Ruben. Un amore fittizio e manipolatore che aveva rubato la sua innocenza senza alcuno scrupolo, un amore che le aveva consumato l’anima.

Nemmeno un bacio prima di andare a letto, di Manuela Salvi, è un libro forte e attuale. Durante la lettura si alternano sentimenti di sdegno e compassione. Le vicende sono vivide e sembra quasi di poter intervenire. La scrittura è scorrevole, le parole ti colpiscono dritte nell’anima e la storia ti travolge come un’onda portandoti fino al finale. È facile immedesimarsi nella protagonista, ma difficile assistere impotenti alle sue scelte.

Alexandra, la protagonista, è così debole, ingenua e manipolabile che i suoi atteggiamenti sconsiderati danno quasi fastidio. Lei è del tutto dipendente dagli altri, ha così poca fiducia in se stessa che non si reputa nemmeno degna di prendere decisioni e da qui deriva anche il suo totale abbandono agli altri. É sicuramente una protagonista per cui si prova una forte avversione soprattutto per quello che rappresenta, quell’innocenza corrotta dalla mancanza di consapevolezza. Infatti sembra quasi che non abbia mai conosciuto il male, ma neanche il bene. Per tutta la vita si è trovata in questo limbo, dove l’ assenza di entrambi i concetti le ha causato una totale indecisione e indifferenza.

Come fosse un fiore che quando arriva una tempesta non fa niente per evitare di spezzarsi perché non sa riconoscere il male. Alexandra, alla fine, proprio come quel fiore, si spezza con la sola colpa di aver sperato e di aver fatto la scelta sbagliata.

Articolo di Soff e JulieJane
(A cura di _Valeredazione)