Ophelia

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Insipido

Ophelia parla di una ragazza la cui vita da “stracciona” viene capovolta dopo un incontro inaspettato con una autrice, la quale le regala un quaderno che diventerà poi il diario dove racconterà la sua vita. Ophelia, che sente il bisogno di dipingere per esprimersi, trova una casa abbandonata, che diventerà poi il suo atelier. Qui tutto va per il meglio fino a quando la ragazza non è costretta a condividere il suo rifugio sicuro con un estraneo.

Abbiamo trovato questo libro di Charlotte Gingras scontato e con personaggi banali. A nostro parere la trama è assai prevedibile e il lettore non riesce a immedesimarsi nei personaggi per capire ciò che provano. La scrittura e la mentalità della protagonista sono troppo semplici per rappresentare il diario di una sedicenne. Anche il messaggio di fondo ci ha messo in difficoltà, per alcuni di noi è parso incomprensibile e quasi nullo, per altri invece il libro simboleggia un messaggio positivo di accettazione verso se stessi e gli altri.

Il personaggio di Ophelia è pieno di contraddizioni e per questo non ci è piaciuto; ha una grande sensibilità ma al tempo stesso indossa una maschera di arroganza e aggressività che la porta a sfogare la sua rabbia su persone simili a lei, denigrate ed escluse dalla società.

Tutti i rapporti sono forzati e poco verosimili: l’amicizia e l’amore dei protagonisti sono spinti dalla solitudine; l’amore platonico per la scrittrice si basa su fondamenta poco stabili e lo stesso vale per i legami familiari. Le 252 pagine purtroppo non invogliano il lettore a proseguire e arrivare alla fine del romanzo.

Articolo di Book Raider, Soff e JulieJane
(A cura di _Valeredazione)

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