In una storia di invidia e rimpianti, in un incrocio tra fantasy e fiaba, le due famose sorellastre di Cenerentola diventano personaggi a tutto tondo, ridotte però, dal mondo, a ciò che sono da sempre e a ciò che non potranno mai essere.
La loro storia, infatti, ricalcando la conosciutissima fiaba, sembra sia già stata scritta per loro. Non possedendo la bellezza risplendente della sorellastra Ella, vengono offuscate fino a provare un odio profondo per quest’ultima perché “talvolta è più facile dire che si odia ciò che non si può avere piuttosto che ammettere quanto fortemente lo si desidera”.
Dopo l’atto estremo di mozzarsi le dita dei piedi per entrare nella famosa scarpetta di cristallo, le sorelle si trovano a dover fare i conti con le loro azioni e, odiate da tutti, a ritrovare se stesse.
“Una bella ragazza deve piacere al mondo, ma una brutta? È libera di piacere soltanto a se stessa”.
Nella lotta tra il destino inalterabile e la forza di cambiarlo, impersonificati dalle Moire e dal marchese De la Chance, Isabelle avrà la possibilità di ritrovare i pezzetti del suo cuore e far avverare un suo desiderio.
Personalmente ho adorato la scrittura di Donnelly, cruda in alcuni momenti e delicata in altri, ricca di metafore articolate e chicche così cariche di significato da dover essere appuntate su un block notes per non perderne la profondità scorrendo le pagine. Ha riscattato due figure viste da tutti, pure da noi lettori, in maniera negativa, permettendoci di apprezzarle in tutte le sfaccettature del loro carattere.
Una pecca, a parer mio, sta nel fatto che, forse in maniera volontaria, è riuscita a provocare nel lettore la stessa confusione di Isabelle davanti alle sue più profonde volontà in quanto pure io non riuscivo a capire fin dove arrivasse l’influenza della madre, che lei cercava di contrastare, e dove invece fossero sue convinzioni, sottolineando così le sue incoerenze.
In definitiva, StepSister di Jennifer Donnelly è un continuo spunto di riflessione trasmettendo il messaggio che la bellezza non si ferma all’estetica, ma si trova invece nella forza interiore e nella nostra consapevolezza di possederla.
Articolo di Meri_nga
