Cris

Perché consiglieresti questo libro a un amico o a un'amica?
Cris è il nuovo romanzo di Manuela Salvi, edito Fandango. L’autrice torna ad affrontare alcuni temi tabù che la nostra società continua a voler nascondere nonostante siano parte integrante della natura umana. 

Lorenzo sembra avere una vita perfetta, quella che tutti desiderano ma di cui i più ne ignorano i lati oscuri. Sempre schiavo della volontà della madre, privato del potere decisionale sia nelle scelte più banali che nelle più importanti, il ragazzo decide di fuggire alla ricerca della libertà. Si accorge ben presto di aver vissuto fino a quel momento in funzione degli altri, cercando di rispettare le loro aspettative e facendo ciò che ci si aspettava da lui. Per molto tempo ha vissuto passivamente, ha soppresso e rinchiuso in un angolo nascosto della sua anima ogni sua opinione, ogni suo reale sentimento.

Piano piano, però, questi si sono accresciuti e, unendosi alla rabbia e all’odio, sono esplosi espandendosi in tutto il suo corpo dandogli la forza di lottare per la libertà. La libertà di poter decidere per se stesso e per la sua vita, senza doversi confrontare con nessuno e senza dover motivare le sue scelte. Per un attimo si trova finalmente da solo contro il mondo, non è facile, ma assapora la felicità. Costretto a qualsiasi condizione per sopravvivere, si apre per lui una nuova fase della sua vita, una rinascita simboleggiata dal cambio di nome che innalza una barriera tra il vecchio Lorenzo e il nuovo Cris.

L’avventura lo porterà alla conoscenza di sé e di persone speciali che gli faranno capire che non esiste solo la famiglia propriamente detta, i cui membri sono legati da vincoli di sangue. 

Quella dell’autrice è una sfida vinta in partenza contro il politicamente corretto. La scrittura briosa e audace affronta temi caldi con naturalezza, senza mai cadere nel volgare o nell’offensivo. Essa scava nell’interiorità dei personaggi stimolando profonde riflessioni. La narrazione scorre veloce all’inseguimento della libertà tanto ambita dal protagonista e in fondo da tutti noi. Altamente espressive, le frasi parlano direttamente al cuore del lettore facendogli assaporare il gusto della libertà e di conseguenza della vera felicità, monito a non rinunciare mai ai propri desideri.

Articolo di Soff
A cura di _Valeredazione
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Nemmeno un bacio prima di andare a letto

Perché consiglieresti questo libro a un amico o a un'amica?

Alexandra è una ragazza innocente, debole e sola che riesce a esprimere se stessa solo attraverso la recitazione, grazie alla quale si estranea dai problemi che la tormentano.
Entra a far parte di un mondo dove la realtà non è mai come sembra e le ragazze che ti salutano dopo un giro in centro si spogliano per gioco, soldi e storie da raccontare. Lei stessa imparerà che la vita non è una fiaba a lieto fine, i principi azzurri non esistono, sono solo mostri in sella a un cavallo bianco e le principesse sono costrette a salvarsi da sole.

Alexandra è sicuramente una vittima, ma fino a che punto?
E’ succube di una nonna troppo protettiva che le ha sempre tarpato le ali per paura che volasse via. Inoltre la troppa permissività della madre, così insicura nel suo nuovo ruolo da genitore e la solitudine a cui ormai era abituata, la porta a circondarsi inconsapevolmente di persone tossiche, tra cui Ruben, il fidanzato dai modi gentili e affascinanti, e a compiere scelte superficiali e sconsiderate che l’hanno spinta sull’orlo di un baratro dal quale sarà difficile uscire.
Ruben è l’unica cosa che le impedisce di infrangersi in mille pezzi e lei fa di tutto per soddisfare le sue aspettative e per esserne all’altezza. All’inizio un semplice no, un rifiuto, avrebbe potuto far finire tutto, sarebbe potuta tornare alla vita di tutti i giorni, alla sua solitudine e alle sue insicurezze, ma quel no esce dalle sue labbra quando ormai è troppo tardi. Dopotutto voleva solo sentirsi amata e accettata, rifugiandosi in un bellissimo sogno che purtroppo non corrisponde alla realtà. Tutto quel trucco e gioielli riescono a mascherare perfettamente le sue insicurezze, facendola sentire forte e sicura di sé. Quando balla sotto quelle luci abbaglianti, circondata da voci e mani estranee, non è più Alexandra, la debole ragazzina balbuziente, ma una donna splendida e desiderabile che finalmente si sente accettata.
Alla fine quel mondo fin troppo perfetto si rivela bruscamente per quello che è, un incubo, ma lei continua comunque a volerne far parte, offuscata dall’amore che nutre per Ruben. Un amore fittizio e manipolatore che aveva rubato la sua innocenza senza alcuno scrupolo, un amore che le aveva consumato l’anima.

Nemmeno un bacio prima di andare a letto, di Manuela Salvi, è un libro forte e attuale. Durante la lettura si alternano sentimenti di sdegno e compassione. Le vicende sono vivide e sembra quasi di poter intervenire. La scrittura è scorrevole, le parole ti colpiscono dritte nell’anima e la storia ti travolge come un’onda portandoti fino al finale. È facile immedesimarsi nella protagonista, ma difficile assistere impotenti alle sue scelte.

Alexandra, la protagonista, è così debole, ingenua e manipolabile che i suoi atteggiamenti sconsiderati danno quasi fastidio. Lei è del tutto dipendente dagli altri, ha così poca fiducia in se stessa che non si reputa nemmeno degna di prendere decisioni e da qui deriva anche il suo totale abbandono agli altri. É sicuramente una protagonista per cui si prova una forte avversione soprattutto per quello che rappresenta, quell’innocenza corrotta dalla mancanza di consapevolezza. Infatti sembra quasi che non abbia mai conosciuto il male, ma neanche il bene. Per tutta la vita si è trovata in questo limbo, dove l’ assenza di entrambi i concetti le ha causato una totale indecisione e indifferenza.

Come fosse un fiore che quando arriva una tempesta non fa niente per evitare di spezzarsi perché non sa riconoscere il male. Alexandra, alla fine, proprio come quel fiore, si spezza con la sola colpa di aver sperato e di aver fatto la scelta sbagliata.

Articolo di Soff e JulieJane
(A cura di _Valeredazione)